Spesso, purtroppo, capita di sentirci chiedere domande del tipo "quanti grammi di proteine devo prendere per crescere di muscolatura?" una domanda tanto lecita quanto controversa, poiché con tale interrogativo non ci si riferisce quasi mai all’assunzione di tali composti biologici esclusivamente attraverso la normale alimentazione che madre natura tanto benevolmente ci ha regalato, bensì mediante l’utilizzo di integratori alimentari estratti, o addirittura sintetizzati ex novo, ed impacchettati da aziende del settore. Troppe volte si guarda prima al supplemento che all’allenamento in sé, come se la loro sola assunzione determinasse senza sforzi un fisico perfetto. Ma questo articolo nasce in seguito ad una domanda in particolare fatta da un nostro socio il quale ci ha espressamente chiesto "com’è possibile che tutti gli istruttori, personal trainer, nutrizionisti del mondo consigliano l’assunzione di integratori mentre voi di AtleticAcri no?" Domanda del tutto lecita visto e considerato che siamo, come si suol dire, una mosca bianca nel grande mare della salute e del benessere e per questo cercheremo di essere il più esaurienti possibile.
Partiamo dal presupposto che, scientificamente, l'assunzione raccomandata dalle Tabelle di Riferimento Nutrizionali per popolazione adulta è univocamente riconosciuta in entrambi i sessi in 0,9g di proteine/Kg di peso corporeo al giorno, quantità  che corrisponde per un uomo medio dal peso di 70Kg e per una donna media dal peso di 60Kg rispettivamente in: 63g/die e 54g/die. Ora, considerando che 100g di pasta di semola (quella maggiormente utilizzata) apporta circa 13g di proteine (quella integrale circa 14,6), che una tazza media (circa 250g) di latte parzialmente scremato apporta circa 8g di proteine così come apportano circa 8g anche 2 albumi di uova di gallina medi (circa 70g) o addirittura circa 24g di proteine per 100g di fettina di vitello (il secondo piatto più amato dagli Italiani e non solo), potremmo assolutamente dire che già più della metà del fabbisogno giornaliero risulta essere coperto, mentre per il restante basterebbe già solo pensare che una semplice lattuga apporta circa 1,2g di proteine per 100g di prodotto per comprendere quanto facile sia raggiungere la totale copertura dei livelli ottimali nell'arco di una singola giornata e quanto sia dietro l'angolo la possibilità di sforare tali linee guida. La domanda quì sorge però spontanea: "ma è impensabile che un body builder possa svolgere la sua attività ingerendo solo queste esigue quantità ." Certo! Ma è altrettanto inconcepibile pensare che un body builder si nutra con solo una fettina o con due uova, provate a chiedere, queste porzioni non basterebbero neanche per soddisfare il suo spuntino di metà mattina! Questi soggetti mangiano esattamente come un uomo normale, semplicemente in quantità maggiori, essendo dotati, grazie soprattutto alle loro enormi masse, di un metabolismo enormemente più elevato da sostenere.
Inoltre basti pensare che le proteine contenute nei normali e comuni alimenti sono prodotte in modo sano e genuino dai processi natuali, mentre quelle estratte o sintetizzate in laboratorio subiscono una serie di processi chimici tali per cui alla fine ci si ritroverà ad ingerire non solo le componenti proteiche, ma anche una serie di sostanze alcune volte anche dannose all'organismo. Ed anche se, come molti produttori esplicitano, questi composti vengono estratti mediante l'utilizzo di membrane selettivamente permeabili (il più delle volte dal siero del latte), ci chiediamo se il nostro corpo abbia bisogno esclusivamente di proteine, oppure se si renda necessario anche assumere tutta una serie di altre sostanze complementari e senza effetti collaterali, basti solo pensare che un uovo medio (l'alimento da noi più apprezzato) contiene anche circa 58g di sodio, 57g di potassio, 7g di selenio, 5,3g di fosforo, 3,8g di magnesio, 2,5g di calcio e tutta una serie di altri minerali e vitamine indispensabili alle varie e numerose fisiologiche funzioni del corpo umano.
Altra motivazione, oltre a quella strettamente salutistica, che ci sentiamo di dare deriva dal fatto che quando ci si alimenta in modo iperproteico, il più delle volte sacrificando i carboidrati, succede che il nostro corpo attua strategie di conversione che trasforma le proteine in carboidrati e grassi con conseguente produzione di corpi chetonici e urea i quali, per poter essere smaltiti, necessiteranno di un eccesso di liquidi notevolemente più alto rispetto al normale, comportando quasi sempre un parallelo stato di disidratazione dell'organismo così come si renderà necessario un un notevole impegno da parte del fegato e dei reni che, quindi, andranno sempre più in sofferenza (ecco spiegato anche il perché questi prodotti vengono fortemente sconsigliati in tutti quei casi di patologie epatiche e renali). Non solo, un eccessivo carico proteico aumenta anche l'acidità dell'organismo che quindi, al fine di ripristinare l'omeostasi, immetterà ioni calcio che verranno poi eliminati con le urine favorando anche uno stato di demineralizzazione ossea. Tutto ciò accade per due motivi: il primo dei quali deriva dal fatto che, per poter funzionare, la macchina umana necessita di energia la quale viene fornita prevalentemente dagli zuccheri, per cui si rende necessaria una fisiologica conversione di una buona quota proteica sotto forma glucidica (questo è vero in particolare per quelle diete povere in carboidrati); e secondariamente perché oltre quelle che sono le normali possibilità del corpo di immagazzinare amminoacidi (prevalentemente all'interno delle strutture muscolari), non è più possibile accettare gli eccessi da parte delle strutture contenitrici, l'unico tessuto che permette l'ingresso in misura nettamente maggiore rispetto alle proprie possibilità è quello adiposo, ragion per cui si rende necessario convertire l'eccesso proteico sotto forma di grassi per poter poi essere utilizzati in quei periodi di eventuale scarsità alimentare. Non solo, va anche detto che pur intoducendo esattamente il quantitativo proteico tollerato dal corpo, succede che, essendo questi composti spesso assunti sotto forma semplificata (amminoacidica) il loro assorbimento sarà molto rapido (essendo questi già digeriti) perciò, pur avendo rispettato le fisiologiche dosi di assunzione, si verificherà una situazione di ingorgo derivante dal fatto che tale massa proteica non può essere assorbita tutta in una volta, ma sarebbe preferibile una sua immissione nel torrente sanguigno in modo sicuramente minore ma continuo, un pò come accade quando durante i processi digestivi il singolo alimento viene pian piano scomposto nelle sue forme più elementari (la natura ha già la soluzione). Ecco dunque che, oltre ad incrementare la massa muscolare, gli integratori proteici contribuiscono, paradossalmente, anche ad aumentare la massa lipidica.
Ultimo ma non ultimo riguarda il fattore economico (i soldi c'entrano sempre), infatti qualsiasi struttura nella quale si pratichi movimento: dalla piccola associazione sportiva, alla mega palestra, così come per i singoli istruttori, personal trainer, nutrizionisti e operatori del benessere in senso ampio, ma anche per i supermercati e le farmacie, vengono tutti periodicamente contattati dalla moltitudine di rappresentanti contrattualizzati dalle varie case produttrici che propongono una semplice vendita con annessa percentuale di guadagno o addirittura di entrare nella rete di venditori, solitamente con modelli di affari a sistema piramidale, che, oltre al guadagno sulla vendita, aggiunge anche quello sulla commissione, aumentando ulteriormente le entrate. Ora noi di AtleticAcri non vogliamo dibattere se questo sia giusto o sbagliato (anche se un prodotto consigliato dal mio Personal Trainer di fiducia riscuoterà quasi sicuramente una risposta positiva), bensì vorremmo sia chiara la motivazione che ci ha portati sempre a dire no (e di proposte ne sono arrivate ma non facciamo nomi) e questa riguarda la salute e il benessere di tutte quelle persone che si affidano alla nostra professionalità e competenza, perché noi di AtleticAcri abbiamo una visione più naturalistica di un mondo che corre troppo dietro uno schermo e poco sulle proprie gambe ma anche perché veramente perseguiamo i nostri scopi senza fini di lucro, anche se questo comporta, qualche volta, anche la perdita di qualche socio che decide di cambiare ambiente perché è difficile accettare i consigli di un singolo che si muove controcorrente (un pò come un salmone) anche se questo dimostra ciò che dice attraverso una scienza che diventa conoscenza ormai assodata nel proprio bagaglio culturale, appare più facile uniformarsi alla massa perché la diversità fa paura. Forse noi siamo solo dei folli o degli incoscienti...